Dolci, succose, irresistibili: le fragole sono tra i frutti più amati della primavera, simbolo di freschezza e gioia. Grazie al clima ideale e a una lunga tradizione agricola, l'Italia è oggi uno dei principali produttori di fragole in Europa, esportando qualità e sapore anche nei mercati internazionali.
Dalle serre e dai campi ben curati ai banchi dei mercati, ogni fragola italiana racconta una storia fatta di innovazione, territorio e passione.
Coltivazione delle fragole, tra innovazione e tradizione
Dalla pianura Padana alle fertili regioni del Sud, l’Italia ospita numerose varietà di fragole, coltivate con tecniche sempre più evolute. L’uso di serre moderne e la gestione controllata di temperatura, umidità e luce permettono una produzione continua durante gran parte dell'anno.
Tra i metodi più comuni per la loro coltivazione troviamo:
- Coltivazione a terra: la tecnica più tradizionale, dove le fragole crescono direttamente nel suolo, spesso protette da pacciamatura naturale (paglia, foglie, letame), che preserva l’umidità e previene l’erosione.
- Coltivazione su rialzo: i frutti vengono coltivati su letti sopraelevati: questa tecnica migliora il drenaggio e favorisce la salute delle radici.
- Coltivazione in serra: ideale per prolungare la stagione produttiva e proteggere le piante da intemperie e sbalzi climatici, garantendo una qualità costante.
- Coltivazione idroponica: un sistema innovativo che consente la crescita delle fragole senza terra, grazie a soluzioni nutritive bilanciate: una tecnica sostenibile, che riduce il consumo d’acqua e suolo.
Le fragole italiane si distinguono per aroma, consistenza e dolcezza, come quelle della linea Sapori & Idee Conad, accuratamente selezionate per portare sulla tavola solo il meglio della frutta di stagione.
Varietà di fragole
Alcune delle varietà di fragole più celebri sono:
- Fragola del Veronese (Veneto): coltivata nelle campagne della provincia di Verona in primavera e autunno, si caratterizza per il sapore delicato e l’elevata freschezza. È candidata al riconoscimento IGP.
- Fragola di Romagna (Emilia-Romagna): profumatissima e carnosa, è coltivata tra Imola, Cesena e Rimini. Il suo gusto pieno e zuccherino la rende molto apprezzata in tutta Italia.
- Fragola di Terracina e Fragola di Nemi (Lazio): la prima è la fragola selvatica più grande d’Italia, raccolta nei comuni di Terracina, Fondi e Sabaudia; la seconda, più piccola e aromatica, è celebrata ogni anno nella storica sagra di Nemi.
- Fragola Candonga IGP (Basilicata): fiore all’occhiello del Metapontino, nasce da un lungo lavoro di selezione varietale. È apprezzata per la sua dolcezza, il colore brillante e la polpa compatta, che ne facilita anche il trasporto.
- Fragole di Maletto IGP (Sicilia): crescono sui terreni vulcanici dell’Etna, tra maggio e giugno. Hanno un profilo aromatico unico, un rosso intenso e una dolcezza avvolgente che conquista i mercati internazionali.
Il frutto e la leggenda di Venere
Come molti frutti rossi, anche la fragola ha radici nel mito. Secondo una leggenda dell’antichità, le fragole nacquero dalle lacrime di Venere, dea dell’amore, versate per la morte del suo amato Adone, ferito da un cinghiale inviato da Marte. Si racconta che, toccando il suolo, quelle lacrime si trasformarono in piccoli cuori rossi, simbolo eterno di amore e passione.
Nell’antica Roma, le fragole venivano considerate frutti sacri e utilizzate nei rituali religiosi. Il loro profumo e il loro colore acceso le resero presto protagoniste anche della cucina nobile, in piatti dolci e salati che anticipavano i gusti raffinati dell’epoca rinascimentale.