Zuppa di pesce azzurro ai due pomodori: ecco un classico secondo piatto di pesce sfizioso, piccante ed economico, che se avanza è perfetto per condirci un piatto di pasta. Lo chef Stefano De Gregorio ha pensato proprio a tutto. Sempre per rimanere in tema ricette di recupero, questa volta, per preparare la zuppa di pesce ha riciclato lische e teste, che diventano il brodo in cui cuocere i filettini. Triglie, orate e merluzzi: un tris di pesci con sfumature di sapore diverse che si abbinano alla perfezione tra loro.
Il brodo è insaporito dal classico tris di verdure all'italiana, pomodori pelati e uno spicchio d'aglio. I pomodorini sono aggiunti solo alla fine, per assaporarne al massimo la dolcezza naturale e anche per aggiungere una nota acida del piatto. E non sarebbe una zuppa di pesce senza un buon crostone di pane abbrustolito sfregato con l'aglio, e, ovviamente, un po' di prezzemolo alla fine.
Un pizzico di peperoncino rende tutto più interessante, ma attenzione alle quantità, che potrebbero coprire troppo il sapore della zuppa.
Zuppa di pesce: l'origine del piatto
La zuppa di pesce nasce come ricetta povera: una preparazione riservata perlopiù alle mogli dei pescatori che, con il pescato meno pregiato e piccolo, ci preparavano delle zuppe. Quindi la zuppa di pesce non ha una vera e propria ricetta né un'origine. È un piatto che si prepara sempre con il pescato del giorno, quindi ogni volta è un gusto nuovo.
Per fare una zuppa di pesce a regola d'arte, la prima cosa da tenere in considerazione è la freschezza del pesce. L'ingrediente chiave è il brodo con gli scarti, che deve essere preparato in largo anticipo perché cuoce circa 3 ore. Fatto il brodo la parte più complessa è superata, non resta che tuffare i filetti di pesce e aspettare che siano cotti.