I capunsei di pane sono una ricetta tradizionale della cucina lombarda, in particolare della zona di Mantova. Conosciuti anche come gnocchi di pane, sono un piatto semplice e saporito che affonda le sue radici nella tradizione contadina. Perfetti per recuperare il pane raffermo, raccontano una storia di ingegno, gusto e zero sprechi e sono ancora oggi un comfort food amato da grandi e piccoli.
Le origini dei capunsei
L’origine dei capunsei è legata al comune di Solferino, teatro della celebre battaglia del 1859. Si narra che i soldati francesi, per sfamarsi, utilizzassero le razioni di pane e formaggio per preparare delle polpette semplici e nutrienti.
Con il tempo la ricetta si diffuse tra la popolazione locale, che la arricchì con erbe aromatiche, trasformando i capunsei in un piatto tipico delle domeniche, serviti in brodo o asciutti con burro e salvia.
Come modellare i capunsei
La forma tradizionale dei capunsei di pane è cilindrica e affusolata. Ottenerla è semplice seguendo questi passaggi:
- L’impasto si prepara mescolando pane secco grattugiato con burro fuso e un po’ di brodo caldo.
- Dopo un’ora di riposo, si aggiungono uova e Grana Padano, mescolando fino a ottenere un composto compatto e modellabile.
- Si formano quindi dei filoncini lunghi circa 3 cm e li si arrotonda leggermente con le mani, per dare loro una forma regolare e armoniosa.
Un’idea antispreco: se avanzano dei capunsei già cotti, un’idea per riciclarli è disporli in una teglia con dei cubetti di formaggio Valtellina Casera e farli gratinare in forno fino a ottenere una crosticina dorata e filante.
Capunsei: un piatto, mille varianti
Uno dei punti di forza dei capunsei di pane è la loro versatilità. Oltre alla classica versione con burro e salvia, sono deliziosi serviti in brodo, ma anche accompagnati da salumi come speck o prosciutto crudo, o conditi con un sugo di pomodoro e ragù di carne.